Investimenti della Cina nell’industria dell’auto elettrica: una panoramica

Il sostegno del governo cinese all’industria delle auto elettriche

Secondo un recente studio dell’Istituto tedesco Kiel per l’economia mondiale, il governo cinese ha investito oltre 5 miliardi di dollari per potenziare la competitività dell’industria locale delle auto elettriche e a celle a combustibile. Questo sostegno finanziario ha avuto un impatto significativo sulla progettazione e produzione di auto ibride, elettriche e a idrogeno, con un totale di circa 5,6 miliardi di dollari (circa 5,3 miliardi di euro) stanziati fino al 2022.

I beneficiari degli aiuti governativi

Il principale beneficiario di questi aiuti diretti è stato il produttore di automobili BYD, che ha ricevuto 3,7 miliardi di dollari dal 2018 al 2022. Anche la multinazionale Tesla ha beneficiato di questa generosità, ricevendo circa 426 milioni di dollari per le auto prodotte nello stabilimento di Shanghai nello stesso periodo. Ma il sostegno non si è limitato agli incentivi alla produzione. L’industria automobilistica cinese ha beneficiato anche di prezzi agevolati su materiali fondamentali come l’acciaio, e di privilegi nell’aggiudicazione di appalti pubblici. Tuttavia, questo programma di sovvenzioni è stato abolito alla fine del 2022.

Sovvenzioni all'acquisto di NEV approvate in Cina - I primi 20 beneficiari di sovvenzioni all'acquisto di NEV (Fonte: Istituto Kiel per l'economia mondiale)

La situazione attuale

Nonostante la graduale eliminazione di questo particolare regime di sostegno, gli acquirenti di veicoli elettrici in Cina godono ancora di esenzioni fiscali. Infatti, sono esentati dal pagamento di una tassa di acquisto del 10% sul valore del veicolo. Inoltre, il governo cinese ha annunciato che per il 2024 e il 2025 applicherà un’esenzione totale dall’imposta sull’acquisto per tutte le auto ibride, elettriche e a idrogeno, con un risparmio medio di circa 4.200 dollari (circa 3.950 euro) per auto. Questa esenzione sarà poi ridotta del 50% nel 2026 e nel 2027.

Queste cifre, seppur lontane dai finanziamenti europei, possono aiutare a far capire nel concreto come il mondo intero stia finanziando oggi l’industria dell’auto elettrica. Dopo che la Commissione europea aveva ufficialmente avviato un’indagine antisovvenzioni sull’importazione di veicoli a batteria dalla Cina nell’ottobre 2023, il ministro cinese Wang Wentao aveva risposto che il merito era dell’innovazione e non dei sussidi.

A distanza di alcuni mesi, la stessa Commissione ha sostenuto di aver trovato prove sufficienti per dimostrare che le importazioni di veicoli elettrici dalla Cina avrebbero beneficiato in passato e beneficerebbero ancora oggi di sussidi che consentono loro di aumentare rapidamente la loro quota di mercato nell’Unione europea. Se l’indagine della Commissione europea confermerà queste accuse, l’Ue potrebbe imporre tariffe retroattive contro le auto a batteria importate dalla Cina: una mossa che l’anno scorso non è stata vista con troppo entusiasmo dal Governo cinese o da alcune Case tedesche che nel Paese orientale producono diversi modelli.

Queste informazioni sottolineano l’importanza del sostegno governativo per lo sviluppo dell’industria delle auto elettriche. Nonostante le controversie e le indagini, è chiaro che l’innovazione e l’investimento in tecnologie verdi sono fondamentali per il futuro dell’industria automobilistica.